Mercoledì 21 agosto 2024, Afganistan.
Il leader supremo Hibatullah Akhundzada emana ed approva una legge sconcertante.
In 35 articoli viene violata ogni forma di rispetto e libertà della persona umana.
«Vi assicuriamo che questa legge islamica sarà di grande aiuto nella promozione della virtù e nell’eliminazione del vizio» queste sono le parole del portavoce del ministero, Maulvi Abdul Ghafar Farooq.
Inspiegabile e fuori da ogni logica.
Vergognoso, imbarazzante.
La legge obbliga le donne a velare sempre il proprio corpo in pubblico nello specifico coprire il viso per evitare tentazioni e o tentare gli altri.
Alle donne è vietato cantare, recitare o leggere ad alta voce in pubblico sol perché la voce è considerata aspetto intimo della persona.
È vietato alle donne guardare uomini con cui non sono imparentate per sangue o matrimonio (e viceversa).
Le donne possono viaggiare solo se accompagnate da un uomo della famiglia.
Le donne non possono ricevere istruzione di grado secondario o frequentare l’università.
È vietato pubblicare immagini di esseri viventi, è obbligatorio per passeggeri e autisti dei mezzi di trasporto recitare le preghiere in orari prestabiliti ed eliminare la musica .
Nella legge sono vietati omosessualità, adulterio e scommesse.
Per gli uomini c’è il divieto di portare pantaloni sopra al ginocchio e devono sempre curare la propria barba.
Tutto ciò fa rabbrividire.
“Mi sento fortunata/o ad essere nato nella parte ‘giusta’ del mondo” è la frase che più si legge sotto i post o i video che ritraggono questa realtà.
Dobbiamo veramente sentirci fortunati?
O semplicemente dovremmo smettere di pensare a certe situazioni come se fossero lontane da noi?